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Stefania & Simone

 

pubblicato sulla rivista Sub n° 412 - Luglio 2022

 

Intervista ai titolari dell'Argentario Divers di Porto Ercole, Stefania Mensa e Simone Nicolini, uniti nella vita e nel lavoro

Stefania Mensa e Simone Nicolini

Stefania, ti ho conosciuto nel 1998, una giovane guida dell’Argentario, con una passione sfrenata; da li ad aprire un diving, raccontaci come è andata

 

In quegli anni lavoravo in un diving, il Papero Sub di Cala Galera, dove mi sono guadagnata il soprannome di “Papera”! Ma facciamo un passo indietro. Mio padre era il direttore dell’Argentario Village ed io passavo le stagioni tra la piscina e la spiaggia; non ricordo l’inizio, l’amore per il mare credo ci sia stato da sempre. A vent’anni conobbi un istruttore romano che, con poca fatica, mi convinse a fare il corso Open Water. Fui da subito folgorata da questa esperienza e volli andare sempre oltre. Continuavo le collaborazioni con altri colleghi, ma dopo alcune stagioni decisi di aprire la mia piccola scuola all’interno del villaggio. Nel 2004, sempre con quella sete insaziabile di mare, decisi di approcciare la subacquea tecnica ed incrociai sul mio cammino un bravo istruttore con il quale iniziai i corsi. Si chiamava Simone…. Un anno dopo è nato Argentario Divers!!

 

Simone, non sei nato proprio sul mare, come è iniziata e si è evoluta la tua voglia di mare

 

Sono nato a Fabriano, la città della carta, nell’entroterra marchigiano. Ero piccolo, ed una sera a cena, un caro amico di mio padre ci proietta le diapositive di uno dei suoi innumerevoli viaggi in Borneo ed ecco che scocca la scintilla! Che spettacolo le immagini di mare, un altro mondo, una grande pace ed armonia, che meraviglia, non vedo l'ora di scoprirlo!! Quelle immagini mi hanno segnato, e sono cresciuto con il pallino della subacquea. Quando finalmente durante le superiori sono riuscito a provare le bombole non è stato un traguardo ma un punto di partenza. Li decisi quale sarebbe stato il mio futuro…In pullman, di ritorno da scuola sognavo, sfogliando sempre le riviste di subacquea (allora Mondo Sommerso e Sub andavano per la maggiore) e mi ricordo che proprio in seconda pagina trovai una foto pubblicitaria della Cressi di una bellissima ragazza bionda e mi son detto….ecco cosa farò da grande!! Voglio aprire un diving in un posto magnifico con una ragazza così!!! 

Marco, indovina chi era la bionda?

 

Quanto ci avete messo a decidere di aprire un diving?

Poco, entrambi innamorati del mare, con questo fuoco dentro ci siamo decisi molto velocemente, diciamo il tempo di trovare un locale in affitto e di reperire i materiali per partire, in un paio di mesi eravamo ready to go; abbiamo aperto la nostra attività, il sogno ha preso forma.  

 

Le giornate iniziano presto, e non finiscono mai, difficile non cenare con qualche amico/cliente……

 

Ed è uno degli aspetti più belli della nostra attività. Le storie si intrecciano, si uniscono, si condividono tradizioni, sapori e stili di vita provenienti da tutt'Italia. La nostra clientela di amici nuovi e di vecchia data, infatti, proviene sia dell’estremo nord che dal sud, e convergono in questo angolo di Toscana, attratti da incredibili fondali ed acqua blu, ma anche da una natura prorompente a terra.

 

Stefania, ma quanto è difficile organizzare le giornate, le manifestazioni, sempre col sorriso, senza mai forzare la mano, ma facendo salpare i mezzi sempre in orario…

 

Non è facile far funzionare tutto. Diciamo che con gli anni ho affinato la tecnica! Per noi rispettare l'orario in cui si salpa è fondamentale. Dopo lo svolgimento della giornata ed il rientro, i clienti, giustamente, si rilassano, ma noi dobbiamo preparare tutto per l’indomani, ricaricare, ripulire, riordinare, ripristinare quello che si è consumato, sistemare i mezzi per la notte. Sappiamo che molti arrivano da lontano, ma se la mattina non si salpa in tempo, noi slittimao in tarda serata. Avendo preso servizio alle sette, sette e trenta, le ore diventano veramente tante, e la stanchezza può provocare infortuni che in stagione sarebbero devastanti. Quindi io tengo d’occhio tutti, ed intervengo per risolvere quei problemini di assemblaggio attrezzatura, dimenticanze, perdite, cerco di prevenire le varie esigenze ed essere pronta con le soluzioni. Li accompagno in barca, e riesco quasi sempre a mantenere i programmi. E questa è la routine, poi con gli eventi tutto si complica, ma l’approccio è il medesimo. Un fondamentale contributo è dato da uno staff instancabile e professionale che ci permette di affrontare qualsiasi sfida.

 

Simone, insegnamento, ed escursioni, per ogni livello, dallo snorkeling al reb ipossico, come ti organizzi x soddisfare tutti

 

Fortunatamente mi hanno fatto molto curioso, per cui devo provare, capire, per poi trasmettere, il più possibile, le meraviglie che il mare può offrire, appunto ad ogni livello. Ho il mio bacino di utenza “tecnica” che mi segue, e dopo i corsi di perfezionamento dell’assetto, utilizzo di miscele, è passato al reb. Ma abbiamo anche tanti turisti che vogliono vedere sotto, per cui negli ultimi anni ci siamo organizzati per soddisfare anche le loro esigenze. Mi piace trasmettere passione.

 

Technical week, una settimana intensa per chi vuole evolversi e chi vuole spingere, quanto vi impegna la preparazione e lo svolgimento?

 

L’impegno è enorme….ma la soddisfazione anche! Veder crescere questo evento anno per anno è bellissimo! Ogni volta è diverso. Quest’anno è stato sicuramente l’anno che ha visto più partecipanti, erano tanti e carichi; il meteo fortunatamente ci ha assistito, permettendoci di soddisfare le varie esigenze di quote dei tuffi e di prove di attrezzature.. Le attività sono state tantissime, le ore in acqua e gli incontri con i relatori pure. Tranne per me, che sono dovuto rimanere a secco per un'influenza pesante, che mi provocava forti vertigini già a pochi metri. Coordinavo dalla barca.

 

Tre mezzi, Abracadabra con cucina a bordo e due grossi gommoni, serve personale, riuscite a tenere operativi tutti?

 

Certo non è facile, soprattutto in questi ultimi anni dove la disponibilità di personale si è ridotta, ma fortunatamente possiamo contare in un team fatto di giovani simpatici, affiatati, appassionati e superprofessionali!

Senza di loro non riusciremmo mai a sviluppare tutte le nostre idee!!

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MS 07/22