pubblicato sulla rivista Sub n° 420 - Marzo 2024
Un week end a Roma per un saluto ad amici, fra cui, Andrea Donati, l’anima del Ponza Diving. A cena si finisce inevitabilmente di parlare del prossimo Rebreather Meeting. Ci siamo, finalmente riprendono le belle tradizioni, dopo lo stop forzato, riprende il classico appuntamento di Maggio a Ponza. Andrea, sei pronto?
Si, quasi definito tutto, mancano gli ultimi dettagli, ma in linea di massima ci siamo. Ho iniziato a fare delle telefonate anno scorso ad agosto, i relatori sono personaggi piuttosto impegnati, bisogna prenotarli con largo anticipo. Poi si passa alla logistica, voli, trasferimenti ed alloggi. Il tutto incastrato nella normale attività giornaliera del diving.
Ma hai già alcuni anni di esperienza in questo meeting, dovrebbe venirti facile la cosa.
So come prendere le persone, relatori, clienti, collaboratori, si, ma l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, e quando organizzi qualcosa, vuoi un ottimo risultato, il discreto non è soddisfacente.
Rebreather meeting, questa categorizzazione potrebbe tenere distante chi non è ancora passato al mondo del silenzio, non tutti sono come me, che, mosso da grande curiosità, mi intrufolai; ricordo che eravamo 5 in OC e 38 in CC a bordo del Nettuno II, ricordi?
Nato come meeting, ora andrebbe ribattezzato convegno di medicina subacquea, vista la piega che ha preso negli anni. La maggior parte degli argomenti che verranno trattati riguardano la fisiologia. Abbiamo appurato che è l’argomento che suscita il maggior interesse; in questo mondo che corre, le scoperte e gli studi si susseguono, e con questo evento vogliamo tenere aggiornato chi lo desidera. Non dimentichiamo le immersioni del mattino, porteremo i presenti a divertirsi sui nostri splendidi fondali, immersi nella cristallina acqua di Ponza. Pranzo a bordo, poi via a terra per seguire le slide dei relatori. Saranno giorni, e lunghe serate, di scambio di opinioni ed approfondimento sia fra relatori e pubblico che fra i relatori stessi; si questi big della medicina subacquea ed iperbarica hanno l’occasione di confrontarsi non solo con pubblicazioni, ma si pongono domande e scambiano idee in mezzo al pubblico incuriosito. Il tutto prosegue anche durante gli aperitivi e le cene, un continuo scambio. Ho voluto creare questo evento con questa formula in quanto non ho mai trovato nulla di simile.
Fu un’esperienza bellissima, nessuno era li con i galloni appuntati sul petto a sventolare bandiere; tutti, subacquei con grandi esperienze con carriere e formazioni differenti, di grandissima umiltà, presenti unicamente per condividere conoscenze ed apprenderne di nuove. Capire il mio errore può aiutare te a non commetterlo o a gestirlo meglio in caso di bisogno.
Sei riuscito a mettere in piedi un format veramente potente!
Sono contento del tuo complimento. Presi spunto, tanti anni fa, in Polonia presso la Santi per il Baltictech; esperienza meravigliosa ed organizzazione al top. Rientrando, pensai di organizzare qualcosa di simile da noi, più in piccolo, ma con un contatto maggiore fra pubblico e relatori. Per l’utente esigente, avere la possibilità di interfacciarsi con personaggi di tale esperienza, vedo, che è molto soddisfacente e produttivo. Sono molto orgoglioso di avere creato questo format in Italia.
Al mattino immersioni, anche in questo caso, reb di ogni marca e modello, ognuno ha i suoi motivi per l’acquisto fatto, ma l’importante è immergersi e riemergere felici e rilassati. Nessuno deve vendere nulla a nessuno, si parla, e ci si confronta, senza secondi fini e senza remore, nella massima franchezza. Si ha l’occasione di conversare con personaggi anche d’oltre Oceano, conoscendo realtà e modi di immergersi differenti dai nostri. Ricordo perfettamente quando Simon Mitchell parlò della ricompressione in acqua. Restammo tutti inorriditi, ma poi, proseguendo l’ascolto capimmo. Un conto è essere in Mediterraneo, dov’è ingestibile una ricompressione principalmente per il freddo, e comunque sul territorio abbiamo a disposizione molte camere iperbariche, anche vicine ai luoghi di immersione; altra storia è essere in mezzo al Pacifico, con acqua a 30/32 gradi, e la camera più vicina è a 20 ore di nave. Che fare in caso di embolia?? E lui per essere pronto prepara un protocollo per la ricompressione in acqua!!
Che ospiti hai invitato quest’anno?
Dall’Italia ci saranno Pasquale Longobardi, del centro Iperbarico di Ravenna; Alessandro Marroni, del Dan Europe e Roberto Rinaldi. Dalla Nuova Zelanda Simon Mitchell, dal Canada Neal Pollock, dal Belgio Costantino Balestra. Infine Michael Menduno dagli USA.
Parlandone mi riaffiorano ricordi stupendi, molto bello anche dopo cena, si faceva sempre tardi, fra una birra e qualche domanda, poveri relatori, assediati da mattina a notte fonda. Quindi appuntamento sulla tua splendida isola a partire dalla sera dell’8 maggio!
MS01/2024