Mamma

Mamma ci ha lasciato, dopo oltre due anni di sofferenza e di lotta contro un maledetto tumore.

Alcuni amici ti ricordano così:

Davide; tua mamma era una di quelle persone che sanno fare a lavorare; credo che il suo esempio abbia fatto di te quella persona pratica e operativa come solo i romagnoli sanno essere.

Angela; l'ultima volta che l'ho vista è stata credo questa primavera in camper a Porto Corsini. Devo dire che, nonostante sapessi della gravità del male, mi aveva piacevolmente sorpresa perchè non mi aveva dato l'impressione che le rimanesse purtroppo così poco da vivere e così tanto da soffrire.

 

Enzo; quasi coetaneo, la ricorda da giovane, la descrive come una ragazza bellissima.

Antonietta; se la ricorda per le parole, di conforto, sentitasi dire dopo uno sfogo contro il marito.

Faustolo; ho avuto modo di apprezzarne la gentilezza, la disponibilità, la generosità e il sorriso durante quelle poche volte che sono stato assieme a Lei e con voi tutti, sia a casa tua ma principalmente quando venivo a trovarvi nel capanno in valle oppure, quando ero invitato a pranzare a bordo della vostra barca ormeggiando la mia alla vostra poppa.

Saele;......ma anche con la ragionevole consapevolezza che la mamma ha trasmesso a tutti Voi amore, gioia e valori, come anche a tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla, e io nel mio piccolo, stavolta mi sento un privilegiato.

Annarita; Si percepiva subito come una persona solare, che amava circondarsi di amici e, dai racconti che mi facevate, molto forte e coraggiosa.

Vittorio; abbi Fede e vedrai che, ti sarà sempre vicino. Una mamma non può abbandonare la sua creatura.

Vittorio e Sandra; forse nelle tue immersioni non la incontrerai mai, ma se qualcuno / qualcosa ti guiderà negli angoli più belli dei fondali e ti proteggerà da tutti i pericoli, sappi che sarà sempre al tuo fianco.

Anna; sei stata una grande donna, efficientissima sul lavoro e con la famiglia.

Tiziana; io purtroppo tua madre non la conoscevo direttamente, ma mi sarebbe piaciuto per come l'avete sempre descritta tu e la Serena, ma conosco molto bene il calvario che ha dovuto subire e se è vero che solo con la sofferenza si conquista il paradiso, mi piace poterla immaginare felice e in pace senza mai più dover soffrire.

Dario, il fratello; non dimenticherò mai quella mattina che, appena cessata l'attività per raggiunta età pensionabile, ci raggiunse e si sedette al bar con tutti noi, accavallando le gambe soddisfatta disse: "mi pare un sogno, verrò più spesso". Pochi mesi dopo scopri di avere un tumore.

 

Quì sopra, primo Maggio 2009, io, mamma, Riccardo e Serena in Croazia. Mamma era in attesa dell'esito degli esami, ed era in forte apprensione. Fu l'inizio del calvario. In questi due anni e mezzo, ha sofferto moltissimo, troppo; in questa sofferenza abbiamo avuto l'appoggio totale ed incondizionato, oltre che di parenti ed amici, del reparto oncologico dell'ospedale di Faenza, tutti, dai medici agli infermieri sono stati eccezionali.

Top