Il dente di Zi Costante

 

pubblicato sulla rivista Sub n° 408 - Ottobre 2021

 

Giannutri, il dente di Zi Costante

 

Da quando è parco, l’isola di Giannutri, la più meridionale dell’Arcipelago Toscano, è diventata una delle mete preferite per i subacquei di tutta Italia  (e non solo). Acque calde, generalmente limpidissime, fondali incontaminati ed un abbondanza di fauna e flora da non far rimpiangere i mari tropicali, sono i suoi punti di forza. In vero, ha un altro punto di forza: la presenza dell’Argentario Divers a Porto Ercole. Gestito da Simone e Stefania, rappresenta quanto di meglio ci sia in Italia per la subacquea, sia ricreativa che tecnica. Si deve a Simone la scoperta e l’esplorazione di questa secca rocciosa al confine settentrionale del parco di Giannutri, non lontano da Punta Secca. Con un sommo a 55 metri ed una serie di salti che arriva fino a 80 metri, contiene  tutto quanto il meglio del Mediterraneo ha da offrire. Moltissime sono le immagini ed i filmati di questa secca che è diventata ormai una delle immersioni più ambite di tutto il Tirreno, tant’è che c’è chi ha abbracciato la subacquea tecnica, solo per poter visitare di persona questo luogo meraviglioso!

In uno dei soliti aperitivi decompressivi post immersione, Simone si lascia scappare che nei dintorni ci deve essere dell’altro ma lui non ha mai avuto tempo di esplorare; Zi Costante è un’immersione già abbastanza impegnativa che regala, sempre, soddisfazioni enormi. Le occasioni per andarci durante l’anno non sono molte e chi avrebbe voglia di sprecarne una, per andare alla ricerca di chissà cosa, rischiando la più classica delle sabbionate, sul filo degli 80 metri?

Messa la pulce nell’orecchio, attivo la mia intelligence. Chiedo a un amico pescatore, abituale frequentatore della secca, se è a conoscenza di qualcos’altro nei dintorni. Mi confessa a mezza bocca che qualcos’altro c’è ma è molto piccolo ed è impossibile ancoravisi sopra. A volte ci va a fare dei passaggi alla deriva in corrente. Su direzione e distanza dalla secca principale si mantiene omertoso; buon segno, vuol dire che il posto dev’essere ricco di pesce e non vuole condividere troppe informazioni; amico si, ma pescatore prima di tutto!

Detto fatto, in una bella giornata di Ottobre con Herry, Roberto e Marco scopriamo che il gommone dell’Argentario Divers è tutto per noi. Il mare è una tavola. Condizioni ideali per andare a Zi Costante. Decidiamo di provare e di darci un tempo limite, per trovare quell’altro, di cui parlavano Simone e l’amico pescatore. Se dopo 10 minuti di ricerca non troviamo nulla, torneremo sui nostri passi, e pazienza se per una volta avremo meno tempo per goderci il Paradiso subacqueo!

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Uno dei vantaggi di poter fare immersioni con i Rebreather, è che si ha abbastanza flessibilità riguardo al profilo di immersione da fare. Ormai la configurazione che ci portiamo sempre dietro: scooter, 3 bailout e un diluente 5/80 on-board, ci permette di affrontare la maggior parte delle immersioni che si possono fare nel Tirreno, a patto di non superare di troppo i 100 metri. Siamo quindi, sempre pronti a nuove avventure. L’importante è non sforare mai con i tempi totali d’immersione, così da essere sempre in sicurezza.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Partiamo da Porto Ercole alla volta di Giannutri dove arriviamo dopo 45 minuti di navigazione con un sole che scalda ancora. Fabietto, fido comandante dell’Argentario Divers, conosce il sito alla perfezione e con l’aiuto dell’ecoscandaglio si ancora esattamente sul cappello a 55 metri. Programmiamo un tuffo di almeno 3 ore, 3 ore e mezzo, con permanenza sul fondo di massimo 40-45 minuti. Controlliamo che i gas siano a posto e gli erogatori dei bailout funzionino. Caliamo in acqua ognuno la propria cima a cui agganciare i bailout e gli scooter, così da alleggerire il lavoro di Fabio; queste cime saranno molto utili anche durante la decompressione, consentendoci di liberarci dell’attrezzatura via via che non serve più e di avere ognuno la propria stazione deco. A Zi Costante la decompressione è tutta nel blu, come su un relitto, e le 2 ore previste, bisogna cercare di farle nel modo più confortevole possibile. Lista di controllo finale: i sensori ossigeno del reb ok, MAV, stagna e GAV pure; possiamo entrare in acqua. Rapido check a 9 metri che i Reb non abbiamo perdite e via verso il cappello della secca.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Arriviamo in 2-3 minuti e ogni volta è uno spettacolo che mi colpisce immensamente; pochi posti nel Mediterraneo, sono così ricchi di vita e colori; la tentazione di godersi Zi Costante e non andar a esplorare oltre è forte… ma… in una delle ultime immersioni, avevo notato una serie di affioramenti rocciosi nella sabbia che, come i sassolini di Pollicino sembravano portare in una direzione ben precisa… un buon indizio per cominciare. Dal cappello scendiamo rapidamente fino ai 75 metri e, nel punto dove la secca rocciosa è interrotta da un’ampia lingua di sabbia, ecco apparire gli affioramenti che ricordavo. Il luogo, è anche facilmente riconoscibile, per uno spezzone di gomena rimasto impigliato, che forma un cappio a mezz’acqua. Partiamo in direzione N pieno; prendo sempre una direzione bussola quando mi allontano da un luogo conosciuto: è l’unico sistema sicuro per poter tornare indietro. Il fondo degrada dolcemente, 80, 85, 90 metri.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Dei bagliori di luce a fianco e sopra di noi; dentici in caccia; a questa quota? nella sabbia? difficile! Ci deve essere qualcosa nelle vicinanze; proviamo a deviare verso Ovest e, all’improvviso, eccolo! Di fronte a noi si erge un dente di roccia che, da un fondale di 90 metri, risale fino ai 67; l’emozione è a mille! E’ avvolto di vita! come Zi Costante, anzi, di più! Anthias da non vedere cosa c’è dietro, banchi di sardine, aragoste a perdita d’occhio, sia in tana che a spasso, alcune di taglia davvero ragguardevole! È chiaro, che qui, nessuno è mai venuto a pescarle. Oltre il dente, vi è una cigliata che corre parallela alla secca vera e propria di Zi Costante, ma più fonda e completamente vergine. Siamo sul filo dei 100 mt e lo spettacolo è incredibile; pensavamo che Zi costante fosse il massimo che Giannutri avesse da offrire a noi subacquei, ma ci sbagliavamo; Il dente è molto, ma molto più ricco di vita. Incontriamo un primo gattuccio, un secondo, un terzo; al quarto già non ci facciamo più caso! I colori sono ancora molto vividi anche se siamo più fondi che sulla secca principale; l’acqua limpidissima di Giannutri sicuramente aiuta. Le spugne gialle e gli alcionari, lasciano il posto alle gorgonie e al corallo rosso.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Sulla sommità della cigliata, una colonia di corallo nero simile al bosco di Zi Costante, ma meno sviluppato. La densità di fauna è impressionante, e ci vorrebbe almeno un’ora per esplorare tutto con calma. Il problema è che, a queste quote, il tempo diventa sempre troppo poco. I 30 minuti passati ad esplorare questo paradiso sommerso sono letteralmente volati!  Roberto comincia a mugugnare; vuol dire che ha raggiunto le 2 ore di TTS ed è tempo di lasciare questo paradiso. Ognuno di noi usa profili decompressivi leggermente diversi, per uscire dall’acqua in sicurezza; la regola del team è che, il primo che raggiunge il limite fissato, ha il diritto di chiamare la fine dell’immersione.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Decidiamo a malincuore di rientrare sulla parte della secca conosciuta. Ho la netta sensazione che si potrebbe fare un altro salto nel blu e ritrovarci direttamente al bosco di corallo nero di Zi Costante, ma il rischio di finire nel nulla è reale. Roberto non me lo perdonerebbe visto che, sicuramente, aggiungeremmo almeno altri 30 min di deco; meglio tornare sui nostri passi e lasciare ad una prossima immersione, la verifica di tale possibilità. Torniamo sul sommo del dente quando, un branco di almeno un centinaio di palamite, ci punta pensando che fossimo prede; arrivano dal nulla in un istante, si fermano forse 5 10 secondi ad osservarci, poi, così come sono arrivate, scompaiono nell’azzuro indaco del mare. Il cuore batte forte! L’incontro quasi ci disorienta e perdiamo di vista il dente; siamo nel blu, senza riferimenti! Rotta per S pieno ed in meno di 4 minuti, siamo sulle rassicuranti pendici conosciute di Zi Costante. Non possiamo non fare una visita al bosco di corallo nero, che ne popola le propaggini più occidentali, dove troviamo, come spesso capita, un bel San Pietro che cerca di mimetizzarsi tra le gorgonie.

Il Dente Di Zi Costante - Giannutri

Ora è proprio il momento di andare; di più non possiamo chiedere all’immersione. Via, verso la cima di risalita. Dopo oltre 50 minuti di fondo ci attendono oltre 2 ore di deco in catena. Man mano che le tappe si fanno più lunghe, avvicinandosi alla superficie, abbiamo modo di rivivere le emozioni appena provate e cercare di disegnare nella memoria, una mappa dei luoghi scoperti. Il tempo in deco di cui molti mi chiedono come faccia a non annoiarmi, passa in un baleno… Usciamo dall’acqua e, già dai nostri sguardi, Fabio capisce che abbiamo trovato qualcosa di speciale; sprizziamo gioia da tutti i pori: forse è l’elio accumulato in profondità?

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AUG 09/2021